Uscendo stasera ho sentito l’ottobre tra gli alberi neri. Mi è arrivato l’odore del fuoco e non c’erano fuochi e non c’era camino, ho sentito il profumo delle caldarroste e non c’erano caldarroste o castagne o marroni, respirato l’odore del mosto e non c’erano tini o botti con l’uva pigiata. Memoria involontaria, memoria della carne e delle cellule del corpo.
Oggi è la festa di San Francesco, tra un mese faccio sessantatré anni, domani ricomincia la scuola, adesso sono grande, vado già in seconda, mamma mi porterà a scuola con la Douphine, e la maestra aspetterà gli alunni sulla soglia con il foulard in testa. Tiene sempre una mano sul fianco come per accertarsi meglio che all’appello non manchi nessuno.
4 ottobre ’17
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