Se cercate un romanzo popolare, non leggete Lady Baby Love.
Xxx, la grande casa editrice Xxx, non lo ha pubblicato per questo motivo, non è romanzo per tutti, hanno detto gli editor, e hanno fatto bene a dirlo – Lady Baby Love non è per tutti –, e li ringrazio, hanno salvato la faccia e il culo della mia cattiva reputazione, e mi hanno fornito di quella spinta che mancava per volar via e vivere a Ko Samui per tutto il tempo che posso.
Se cercate conferme alla vostra pigrizia mentale, non leggetelo.
Se da un libro vi aspettate evasione, lasciate perdere.
Se volete restare seduti belli comodi sulle chiappe flaccide del vostro ego rimbambito, fatevi un favore, leggete altro, meglio ancora, non leggete affatto, state su facebook otto ore al giorno e guardate netflix per altre otto nutrendovi di xanax, vi darà sollievo nelle restanti otto.
Lady Baby Love è per i cacciatori di delizie esotiche, è per gli stronzi, per gli snob, per i lupi e i cani sciolti, per i dispotici, per chi si contraddice, per chi ama i posti affollati perché si possono odiare un sacco di persone tutte in una volta.
Per chi mangia banane autoctone molto mature e sa apprezzare il retrogusto di miele e mandorle, il retropensiero sprofondato nella pasta di marzapane mangiata mille anni fa.
Lady Baby Love va bene per i solitari sensoriali, per i misantropi capaci di pensare, per gli eversivi dai luoghi comuni, per chi dell’idiozia globale ha la nausea e le volta le spalle e trova dentro di sé mondi nuovi mai pensati prima, per quel che serve – se non altro a sopravvivere a se stessi un giorno ancora.
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